Il primo incontro con il fondatore dell’associazione culturale Joseph Camara è stato entusiasmante, ha un’ottima visione del corso: dare una possibilità d’espressione ai ragazzi disagiati la cui provenienza dai quartieri poveri li ha portati alla piccola delinquenza piuttosto che all uso e spaccio di droghe. Secondo punto fondamentale è lo sviluppo della cultura audiovisiva che nella cultura guineana forte nella musica e nella danza non è di uso comune.
L’incontro con il team locale è stato fondamentale, Progettare dall’Europa non ha senso.
Pensavamo per sicurezza di far partire i programmi da zero e apprendiamo stupit* che ci sono molti videoamatori ma è raro che chi ha nozioni al riguardo le condivida.
Saremo affiancat* da un operatore e un montatore locale, che ci seguiranno durante il corso per fare da mediatori culturali. Presentiamo il progetto in moduli per discuterlo con loro.
La nostra impressione è stata che avrebbero le basi per fare questo corso in maniera autonoma, ed infatti si ripropongono di continuarlo da soli, ma è come se stessero aspettando una spinta.
A seguito degli incontro il nostro programma si è ampliato, approfondito, professionalizzato.
Partiamo con il corso di video con montaggio in camera e cognizioni di ripesa Audio, è molto richiesto il montaggio digitale, ma lo scoglio da superare al riguardo sono i software commerciali usati qui, il nostro team locale non conosce Linux o l’idea di software libero, anche se tutti usano VLC e Audacity che sono software liberi, alla proposta di installare una partizione Linux, parallela a Windows sul portatile dell’associazione abbiamo avuto una risposta positiva.
Da che doveva essere un infarinatura generale questo corso è diventato un piccolo manuale di nozioni video di oltre 30 pagine.
Avremo un ulteriore incontro preliminare al corso, con i ragazzi che lo frequenteranno, per capire meglio le aspettetive e sistemare il programma in base alle esigenze.