Sono stati indetti brogli elettorali in Guinea Conakry

Si indicono le elezioni, e si annunciano brogli. Ma che ci siano brogli elettorali in Guinea Conakry é il tipico dejavú guineano, si sono praticamente indetti i brogli. Oggi parleremo del déjà vu guineano. Le elezioni legislative guineane sono state rimandate al 28 Settembre, questo é il piú frequente déjà vu guineano. Le elezioni sono state infatti rimandate per 3 anni. A più di cinque milioni di guineani è stato chiesto di votare per questa legislazione. Sabato 28 Settembre 2013 si é votato, ma per davvero? Neanche erano chiuse le urne che giá si parlava di frode. Un altro déja vu guineano. Del resto i brogli elettorali sono cosí comuni nel mondo da non chiamarsi piú imbrogli, hanno vinto una parola personale.

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Tracce Resistenti trasmissione radio

Musica e info internazionaliste su Radio Default,
meglio conosciuta come “la playlist in crescendo di veleno su aRadio”

Questa trasmissione é nel palinsesto di Radio Default, Attualmente in onda il 3° Venerdí del mese alle 17:00.

Le capsule vengono redatte in collaborazione con la rete di collettivi Nomads, le informazioni dall´estero si mischiano con aggiornamenti dal movimento italiano e  musica militante.

Le puntate si alternano con le trasmissioni “Digna Radio, informazioni dal messico in lotta” prodotte dalla piattaforma di collettivi operanti in messico La Pirata.

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Linkografia Scontri in Guinea Conakry

Link

La Guinea Conakry é sotto elezioni legislative, da anni, le elezioni vengono infatti continuamente rimandate.
Durante la manifestazione dell’opposizione tenutasi il 13 Maggio 2013 sono morti 6 giovani.

Una settimana dopo i funerali dei ragazzi morti in manifestazione un mlitare a Bambeto viene massacrato di botte e derubato delle armi.

Negli ultimi 2 anni il regime di Alpha Conde si è reso responsabile dell’assassinio di almeno 30 manifestanti residenti nell’asse Hamdallaye-Cimenterie a Ratoma. Dietro a questi assassini c´é  il tentativo di confinare tutte le manifastazioni dell’opposizione democratica. C’è l’intento specifico del presidente Condè di scoraggiare e spaventare i giovani che, stanchi di anni di malgoverno e dittatura, lottano per la democrazia.
Il 18 Luglio si parla in rete di 150 morti piú dispersi negli scontri etnici a N’Zerekoure tra i Malinke e un’altra etnia.

L’aumento della violenza repressiva del governo è direttamente proporzionale all’aumento del malcontento della popolazione e all´infittirsi delle manifestazioni dell’opposizione democratica; questa strategia sta però sortendo l’effetto contrario di quello desiderato dallo stato: la repressione coincide, in realtà, con un rinsaldarsi dell’opposizione che lotta per i diritti costituizionali negati fin’ora alla popolazione guineana.
L’azione dei partiti di opposizione che fomentano i gruppi di appartenenza ha un ruolo determinante nel creare caos.

Questo fenomeno non è peculiare di queste elezioni, ma fa parte di un processo inziato coi massacri del gennaio 2007 e febbraio 2009 che vedono nascere ed accrescere tra la popolazione guineana il desiderio di democrazia, libertà e progresso di tutto il paese.

L’organizzazione delle legislative è stata bloccata per 2 giorni per lo sciopero dei membri del CARLE (commissioni amministrative che si occupano di rivedere le liste elettorali) Il loro sciopero è motivato da una retribuzione bassissima, circa 3000 franchi al giorno e l’opposizione accusa il governo vigente di sostenere lo sciopero per boicottare il regolare svolgimento delle elezioni.
Un altro stallo é dovuto al CENI (Commission électorale nationale indépendante) Gli oppositori del Presidente uscente Alpha Conde, hanno rifiutato di accettare la legittimitá del CENI se il suo presidente, Lounceny Camara di razza Malinké come il presidente, non si fosse dimesso. Di fronte a questa situazione di stallo politico, il generale Sekouba Konate che stava conducendo la transizione politica dal regime militare al governo civile, ha nominato Siaka Toumani Sangare, un generale del Mali ed esperto elettorale regionale, a guidare temporaneamente la CENI.

Qui qualche link per tenere monitorata la situazione:
Francese
http://www.jeuneafrique.com
http://www.guineelibre.com/
http://www.aminata.com/
http://www.guineenews.org/
http://www.guineepresse.info/

Inglese
http://thinkafricapress.com/
e qui l´unico servizio sul tema in inglese che abbiamo trovato:
http://article.wn.com/view/2013/05/27/Violence_Continues_in_Conakry_Over_Upcoming_Elections/#/video

italiano
http://www.africanews.it
http://www.osservatorioanalitico.com

*Wassa*wassa*

Ci saranno mai nuove elezioni a Conakry?

La manifestazione del 18 aprile è stata organizzata riguardo la convocazione delle elezioni legislative per il 30 giugno, l’ultima data proposta era il 12 Maggio.

L’opposizione accusa il governo di aver rimandato la data con una decisione attuata in modo unilaterale. In vista della protesta le autorità hanno dispiegato quattromila uomini delle forze di sicurezza.

Almeno 15 persone sono rimaste ferite negli scontri tra manifestanti di opposizione e forze di sicurezza a Conakry.

Quattro persone, a detta del portavoce del governo, sono state ferite da proiettili “di origine ignota”, mentre le altre sono rimaste ferite quando i manifestanti hanno lanciato pietre. Ancora ci tocca sentire queste baggianate invece che assuzioni di responsabilità.

Almeno un uomo è in condizioni critiche, nel pronto soccorso dell’ospedale Donka. Il cui portavoce dichiara: “Gli hanno sparato allo stomaco. Sta sanguinando ma non abbiamo i mezzi per curarlo”.

A chi dice che le nostre passate attività di alfabetizzazione informatica e corsi audio video sono inutili in un paese che muore di fame rispondo con la speranza che si possano generare reporter, necessari allo sviluppo culturale ma anche alla controinformazione, visto che ciò che traspare nella stampa internazionale è cosparso di ignoranza in merito ai fatti e bugie istituzionalizzate.